FAMIGLIA CAVALLI

Esposizione della ricerca araldica e genealogica.

Descrizione araldica.

Lo stemma (1) è estratto dal codice cartaceo “Le arme overo Insegne di tutti i Nobili dell’inclita città di Venezia con molte altre massime Bergamasche ”di Padre Giovanni Battista Manganoni, conservato presso la Biblioteca Civica Angelo Maj di  Bergamo; lo stemma è a pagina 106 con indice (verso il fondo) a pagina 9.

Conferma lo stemma n° 601 di pagina 117, con indice a pagina 64 del libro “Stemmi delle famiglie bergamasche e oriunde della Provincia di Bergamo o a essa per diverse ragioni attenenti raccolti e colorati da Cesare dé Gherardi Camozzi Vertova 1888 ”, conservato presso la sala Tassiana della Biblioteca Civica Angelo Maj di Bergamo; esiste una riproduzione anastatica di questo libro , curata dall’editrice S.E.S.A.A.B. del 1994.

Osservazioni: il titolo di questo codice ci dice che in esso vi sono stemmi ascrivibili a nobili famiglie veneziane e a famiglie bergamasche (questo perché il codice è stato compilato nel 1656 quando Bergamo faceva parte della Serenissima Repubblica Veneta). A tal proposito nello stesso, è segnalata un’altra casata Cavalli; l’omonimia non ci deve trarre in inganno, in quanto quest’ultima, è la nobile casata veneziana, il cui blasone – descritto appunto anche nel codice del Manganoni – (lo stemma è a pagina 10, nella seziona delle famiglie Nobili Venete è diverso(2) da quello di pagina 106. Pertanto, fatta quest’importante distinzione, si evidenzia l’autenticità, supportata anche dalla ricerca genealogica (vedi il paragrafo -La genealogia- più avanti), della casata bergamasca di questo stemma.

Descrizione dell’arma: di rosso, al cavallo impennato a destra di color oro, brigliato dello stesso, con la fascia d’azzurro attraversante, caricata di tre stelle nere a sei punte.(3)

Il cognome.

L’etimologia è abbastanza banale. Cavalli potrebbe derivare direttamente dall’accezione più immediata della parola cavallo, cavalli, ecc., stando ad indicare colui o coloro i quali avevano a che fare con mestieri legati all’utilizzo, o alla tratta del cavallo. E’ da rimarcare il fatto che i cognomi nascono nel medioevo e pertanto allora, così come fino a poco tempo fa, questo nobile animale rappresentava l’unica e indispensabile forza motrice, di trasporto e bellica che l’uomo possedeva; pertanto affibbiare questo cognome (dal latino “cum-nomen”, ossia“con, insieme al-nome”) a una persona, nel contesto in cui il cavallo era al centro di tutte le relazioni sociali e professionali di ognuno, appare una cosa pressoché normale. Ma questa mia analisi potrebbe essere troppo semplicistica e pertanto rinvio, tutti coloro i quali fossero interessati ad un maggiore approfondimento sulla ricerca etimologica del cognome, alla vasta letteratura che sull’argomento si può trovare (vedi il sito internet: http://www.cognomix.it/libri_sui_cognomi.php).       

La diffusione è concentrata in modo particolare in Lombardia (non a caso le due provincie italiane con la maggior concentrazione sono le provincie di Bergamo e Milano) e in generale in tutte le regioni settentrionali: Veneto (Verona, Venezia); Romagna e Monferrato. Nell’area della provincia di Bergamo, il cognome è talmente diffuso che già lì esistevano (come più avanti in modo dettagliato descriverò) intorno al ‘300 e ‘400, diversi ceppi di famiglie che presumibilmente non erano nemmeno imparentate fra di loro, perché sviluppatesi in modo indipendente, frutto di origini spontanee del luogo; il mio desiderio sarebbe quello di risalire e trovare, se esiste, un’origine comune di queste famiglie. In provincia di Bergamo si contano 270 famiglie; in Italia 5.143;(4) per una più dettagliata analisi della diffusione del cognome, con cartine che descrivono la concentrazione nelle varie aree, si rimanda al sito internet: www.gens.labo.net/it/cognomi/ .

La genealogia.

L’albero genealogico che ho costruito è del tipo diretto ascendente per quarti e diretto ascendente con collaterali e discendenti maschili;(5) esso è l’opera finale di diversi anni di ricerca (ho iniziato nel 1991 continuando -in modo discontinuo- fino ai giorni nostri) compiuti in diversi archivi.

In particolare è stato realizzato un data-base di circa 1800 individui, circa 700 cognomi diversi, quasi 650 matrimoni, fino a 19 generazioni (l’indagine si estende fino al XIV e XV secolo), ecc., tutti derivanti da un’unico capostipite comune (vissuto all’inizio del XVII secolo)

-vedasi, tra i tanti, il “Documento 227”, inerente lo stato delle anime di Borgo Canale Santa Grata Inter Vites dal 1708 al 1711-; l’albero genealogico è inoltre corredato da circa 150 fotografie di individui e circa 800 fotografie di documenti originali.

Le fonti attraverso le quali ho potuto raccogliere questi dati e dove ho effettuato la maggior parte della ricerca, sono state ritrovate negli Archivi Parrocchiali di Borgo Canale, Curno, Mozzo e Treviolo; nell’Archivio Comunale di Ponte San Pietro, nell’Archivio di Stato di Bergamo e presso la Biblioteca Civica Angelo Maj di Bergamo. L’origine e la presenza già nel medioevo del cognome Cavalli nella provincia di Bergamo è confermata dagli indici delle pergamene Capitolari, dall’archivio della MIA (Misericordia Maggiore di Bergamo) e da numerosi manoscritti settecenteschi (tutti conservati nella BCAM).           

Da tutta questa documentazione si ricava il seguente elenco sommario, con l’estremo cronologico più antico relativo alla presenza di Cavalli in un determinato luogo (questo conferma ciò che dicevo rispetto alla diffusione e quindi alla formazione del cognome, “in modo indipendente, frutto di origini spontanee del luogo”): Albino 1147, Urgnano 1186, Bergamo 1200/1300, Martinengo, Romano, Scanzo, Sforzatica 1400, Piazzatorre 1548, ecc. .

Le mie ricerche hanno rilevato, come confermano i numerosi alberi non conclusi, l’elevata probabilità che, tutte le persone che hanno un cognome Cavalli e vivono, o sono originarie dei comuni limitrofi al comune dove io risiedo, siano legate al mio albero genealogico (una tesi che sono sicuro di poter dimostrare è che il mio albero genealogico si possa collegare -per unire l’anello mancante ho bisogno anche di te- ai Cavalli di Bergamo del 1200/1300 e/o di Sforzatica del 1400).

Se anche tu, ti chiami Cavalli o conosci amici o parenti con questo cognome e risiedi nei seguenti comuni: Ponte San Pietro, Curno, Mozzo, Colognola, Boccaleone, Bergamo (città), Treviolo, Curnasco, Albegno, Dalmine, Stezzano, Levate, Grumello al Piano, Lallio, Brembate Sopra, ecc., contattami senza problemi, potrai così chiedermi di visionare il “nostro” albero genealogico e scoprire che anche tu ne fai parte!

Pertanto, per l’arricchimento e l’auspicabile completamento delle informazioni relative agli alberi genealogici, si invitano anche tutti coloro i quali fossero a conoscenza di dati quali: fotografie di persone, date e luoghi di nascita e morte, date e luoghi di matrimonio, nomi e altri dati di eventuali figli, nipoti, pronipoti, cugini, zii e loro famiglie, a comunicarmeli, segnalando anche le eventuali inesattezze!                   Grazie.

 Luca Luciano Cavalli

Note:

(1)  Gli elementi e le dimensioni dello stemma, sono stati composti sulla base dei regolamenti descritti alle pagine 42,48,70-71,79,86-87 e 118 del libro “Araldica ”, di Lorenzo Caratti di Valfrei, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, maggio 1996.          

 (2)  Cfr. “Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane, estinte e fiorenti ”,  di Giovanni Battista di Crollalanza, volume I°, pagina 268, Pisa, 1886.

(3)  Cfr. “Dizionario araldico ”, di Piero Guelfi Camajani, pagina 119, Arnoldo Forni-Editore, Bologna, gennaio 1966.

 (4)   Cfr. “Cognomi e famiglie del bergamasco – Dizionario illustrato”, pagina 64, editore S.E.S.A.A.B., Bergamo, ottobre/novembre 2000.

(5)  Cfr. “Come costruire il proprio albero genealogico – manuale pratico di genealogia” di Pier Felice Degli Uberti, pagine 98-99, editore De Vecchi, Milano, 1991.